The Orange Tree, la cucina thai a Sorrento
Sorrento (NA) A pochi metri dalla scritta che
campeggia sul ponte della linea ferroviaria della Circumvesuviana e indica a
turisti e visitatori dal 6 gennaio 1948 che sono finalmente giunti a Sorrento,
sulla strada principale, al n°355 del Corso Italia, c’è un delizioso ristorante
tailandese, “The Orange Tree”, questa la denominazione scelta dal patron, Ivan
Bianco, che con il prezioso ausilio della compagna Aphinya Maiphaeng, è
riuscito a trovare la giusta combinazione tra cucina asiatica e gusto italiano,
la professionalità della ristorazione sorrentina e la tipica accoglienza
tailandese. Valore aggiunto alla proposta culinaria di Ivan e Aphinya poi è
ulteriormente garantito dalla scelta delle materie prime, spezie, gamberi,
riso, verdure etc scelti personalmente da Ivan ogni settimana, acquistati da
fornitori che mirano soprattutto alla qualità, una ricerca dell’alimento fresco
e di qualità che in fondo fa d’istinto ogni grande cuoco, ricordo il compianto
Anthony Bourdain, che di primo mattino si recava al mercato perché un piatto
eccellente nasce sui banchi del fruttivendolo e del pizzicagnolo ancor prima
che in pentola. E sempre ricordando chi la cucina la considera cultura e non
improvvisazione, Gualtiero Marchesi, la mano e il know how culinario nella
cucina del “The Orange Tree” è affidato a Yaowathida Rooyuenyong e Amporn
Mueansri, chef che raccontano nei piatti il loro Paese, già perché sia che si
parli di una zuppa o di un dessert, la cucina la cucina del popolo Thai
racconta la sua terra. Pesce freschissimo, animali ruspanti, un’enorme varietà
di frutta e verdura saporita, spezie e aromi unici e un uso abbondante di erbe.
Oltre a questa propensione per gli ingredienti freschi, i thailandesi hanno
sviluppato una vera e propria fissa per salse e intingoli dai sapori molto
forti e diversi tra loro. Come in molte
altre cucine asiatiche il dettaglio e la varietà sono di grande significato per
le cuoche del “The Orange Tree” che si misurano ogni giorno nel bilanciamento
dei quattro sapori fondamentali: aspro, dolce, salato e amaro. I pasti sono
basati sul riso, che ha storicamente un ruolo centrale nella loro cultura,
basti pensare che il termine mangiare in lingua thai è kin khao, che
letteralmente significa "mangiare riso". Tra gli ingredienti
principali della cucina del “The Orange Tree” c'è il gambero, che al pari del
riso rappresenta il pilastro della gastronomia thai mentre i sapori che danno
personalità ai piatti traggono vigore dalle spezie, tra le più caratteristiche
il basilico e il peperoncino thai, l’aglio, lo scalogno, la citronella, il pandan
e il taro. Il pasto thailandese ideale è una miscela armoniosa di sapori e
consistenze diverse, che da Ivan e Aphinya sono presentati al meglio in
diversi piattini di varie dimensioni e ingredienti dai colori sgargianti, pensati
per soddisfare occhi e palato, ottime le zuppe come la Tom Yum Kung, cucinata
con gamberi e calamari, funghi, cipolle, sedano, latte, foglie di kaffir, lime e
peperoncini freschi, mentre per gli amanti della carne suggerisco i bocconcini
di pollo della Tom Kha Gai. Il primo piatto che è bene assaggiare è senza
dubbio il Pad thai che racchiude verdure, noodles, pesce e anacardi: un pasto
unico perfetto e bilanciato. Ma non rinunciate mai al Kao pad di gamberi, un
piatto che letteralmente vi racconta la “Terra del sorriso” grazie
all’abbinamento tra il riso jasmine saltato con gamberi, uova, aglio, erba
cipollina, carote, pomodorini, cipolle e le tipiche salse di ostriche e di
soia. Ma in un ristorante che propone piatti del Sud-est asiatico non possono
mancare i ravioli alla piastra, un piatto che si prepara soprattutto in Cina e
Giappone ma che in Thailandia, dove il raviolo prende il nome di “momos”,
accompagnato dalla salsa thai si trasforma in un gyoza che seduce i palati più
esigenti. Infine se noodles di gamberi o pollo non vi avranno saziati non
dimenticate di ordinare una porzione di Pad Krapao di manzo, che nella versione
green, Pad Pak soddisferà anche i più irriducibili vegetariani, le birre Chang
o Singha sono ideali per accompagnare sia i primi che i secondi. La cucina thai
grazie all’intraprendenza di Ivan Bianco e Aphinya Maiphaeng ha incontrato il
gusto dei sorrentini e dei tanti ospiti di questa città che sanno riconoscere
la bontà a un’antica e popolare arte culinaria declinata con cortesia e a
prezzi alla portata di ogni tasca. Sorrento e Bangkok, turistiche e ospitali con
simili icone mitologiche, non tutti sanno infatti che se Sorrento è la terra
delle Sirene, metà donne metà uccello, Bangkok è la terra delle Kinnari,
anch’esse metà donne e metà cigno, anch’esse seducono, proteggono, conquistano
lo straniero e desiderano più di ogni altra cosa che torni, già a Sorrento e
nei posti come il “The Orange Tree” si torna sempre.
di Luigi De Rosa
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