Cavalli e Bel Canto una prerogativa da cantante lirico d'altri tempi

Piano di Sorrento (NA) Villa Fondi. Il Dr.Antonio Sarnelli de Silva è stato senza alcun dubbio uno degli artisti più interessanti che il Direttore artistico Paolo Sciblilia ha presentato al pubblico quest’estate nell’ambito della Prima Edizione de “I concerti di Villa Fondi”. Baritono dotato di un’ottima tecnica, si è formato vocalmente sotto la guida del soprano Carmen Lucchetti. Il Dr. Antonio Sarnelli de Silva, medico discendente di una nobile famiglia napoletana, è vincitore di numerosi concorsi nazionali ed internazionali; svolge da anni un’intensa attività artistica in Italia e all’estero (Germania, Svizzera, Grecia, Ungheria, Romania Stati Uniti), anche in campo operistico ((Opera di Craiova, Cebocsari, Livov, Timisoara e l'Opera di Roma), cameristico, liederistico e come promotore di musica moderna e contemporanea. Si è spesso distinto come interprete del “Bel canto” italiano in Germania (“Elbang Festival” di Dresda), Romania (Museo – Casa Memoriale “Gheorghe Enescu”). Ha sostenuto ruoli in Opere di Puccini (Ping – Turandot, Scarpia – Tosca, Marcello – Boheme, Schicchi – Gianni Schicchi, Console – Butterfly); Rossini (Figaro – Barbiere di Siviglia); Mascagni (Alfio – Cavalleria Rusticana); Verdi (Rigoletto, Germont – Traviata, Renato – Un Ballo in Maschera); Donizetti (Dott. Malatesta – Don Pasquale, Enrico – Lucia di Lammermoor); Marzano (I Normanni a Salerno); Pergolesi (Il maestro di musica, Livietta e Tracollo); Mozart (Bastiano e Bastiana); Jommelli (Don Trastullo); e come protagonista di Opere contemporanee. Ma la biografia di Antonio Sarnelli de Silva, medico di nobile famiglia napoletana, non si esaurisce con le performance musicali, alla passione per il canto, infatti alterna quella per la poesia e la narrativa, è autore di diversi romanzi in particolare meritano menzione “Brenda” 1° premio assoluto del Golden book Haward International, e soprattutto “Lady Hawke. L’epopea di un destriero” un testo che rivela un’altra passione di quest’artista poliedrico, l’amore per i cavalli, e in particolare per Lady Hawke”. Domani, 4 novembre a Verona, prenderà il via la 123a edizione di “Fieracavalli” uno dei saloni più antichi e prestigiosi in Italia dedicato al mondo equestre. 3.000 cavalli di 60 razze provenienti da tutto il mondo, 300 aziende espositrici da oltre 10 Paesi con buyer in arrivo da 18 nazioni grazie ai programmi di incoming in collaborazione con ICE-Agenzia. E poi 35 associazioni allevatoriali, oltre 200 eventi tra gare sportive, esibizioni e convegni, 8 padiglioni e aree esterne da vistare e 5 campi di gara, a cui si aggiungono 3 ring per prove e riscaldamenti dei binomi. Una kermesse equestre straordinaria che in Italia si ripete dal 1868. Credo che “Lady Hawke” in questa fiera non avrebbe sfigurato, anzi. Lo stesso Sarnelli de Silva è anche noto come ottimo cavaliere, una passione che ti trasmette quando racconta o scrive dei suoi cavalli proprio alla stessa stregua di quanto intona un’aria d’Opera. Il cavallo è “una di quelle bestie che sembra non parlino solo perché la conformazione della loro bocca non lo permette”, lo scrive Tolstoj e nei racconti di Sarnelli De Silva traspare questo profondo rispetto così come l’amore per “Lady Hawke”, che ci insegna due cose fondamentali su questo nobile animale, il primo è che sulla faccia della terra, a parte l’elefante, è l’unico animale più grande e possente a permettere all’animale più debole di montargli in groppa e disporre di lui come meglio crede, ma il secondo concetto è che "il cavallo, come ognuno sa, è la parte più importante del cavaliere".

 di Luigi De Rosa

Il Maestro Paolo Scibilia e il baritono Antonio Sarnelli de Silva

 

 

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